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Di una cosa si prende coscienza mentre si viaggia in Tanzania: della forza della vita.
Vaste pianure secche e riarse dal sole, poi ad un tratto si levano nel cielo nubi cariche di pioggia ed in quel momento la vita ha inizio con l'arrivo delle grandi piogge; migliaia e migliaia di zebre, gnu e gazzelle, all'unisono e come spinte da una forza primigenia, iniziano la loro annuale migrazione attraverso lo sconfinato Serengeti. Durante i loro spostamenti danno alla luce i loro piccoli, li devono nutrire e difendere dai predatori e dai coccodrilli che popolano i fiumi, ma alla fine la maggior parte di essi arriverà in ricche pianure ricoperte di fiori e dolce erba. E' il potente spettacolo della vita che si afferma su tutto, e' la natura che preserva i suoi ritmi millenari.
Riviviamo i momenti della nascita della vita umana nel mondo quando in Tanzania, davanti ai nostri occhi, si aprono le Gole dell'Olduvai, l'immaginazione torna ai quei giorni in cui gli ominidi mossero i primi passi sulla terra, come testimoniano le Orme di Laetoli (impronte fossilizzate di ominidi risalenti a circa 3 milioni e mezzo di anni fa). La vita è andata avanti in Tanzania, ed oggi, con i bellissimi tratti come scolpiti nell'ebano, veniamo accolti dalle comunità Maasai nei loro villaggi nel Ngorongoro Crater National Park e ascoltiamo le loro tradizioni, antiche e sacre come la loro terra, o lì dove l'Oceano incontra la savana vediamo alla sera i pescatori swahili del Saadani National Park che come secoli fa ancora gettano le loro reti nel pescoso mare.
Unico ed indimenticabile il momento della vita quando dalla vetta del Kilimanjaro ammiriamo dispiegarsi davanti a noi la stupenda terra di Tanzania e il nostro animo si libra lieve su pianure infinite, popolate da migliaia di animali, riusciamo ad abbracciare l’orizzonte e come in pochi altri momenti della vita ci sentiamo veramente vivi. Si resta invece incantati davanti alla delicatezza della vita che sboccia tra dicembre ed aprile, quando nel Kitulo Plateau National Park, si schiudono i fiori di oltre 350 piante diverse tra cui circa 50 varietà di orchidee, colorata magnificenza floreale di un "giardino dell'Eden”.
Ed infine, nel Ruaha National Park, uscire per un safari al mattino quando nel cielo scompaiono le ultime stelle e tra le nebbie che si alzano scorgiamo timidi impala, kopi e kongoni e poi non visto e non udito un leopardo o un ghepardo attacca all'improvviso la sua preda, il mondo sembra fermarsi, attonito e silenzioso, la vita si è fermata, ma poi un ruggito lontano, un gruppo di uccelli fruscianti che si alza in volo e l'infuocato sole che sorge: il giorno che inizia, la vita che continua.
Con un quarto della sua superficie riservata ad aree protette, la Tanzania è ad oggi uno dei paradisi più incontaminati dell’Africa. Una magica armonia di clima e vegetazione è ciò che regola da millenni le grandi migrazioni del Serengeti National Park, dove oltre un milione di gnu, 300.000 Thomson's gazelle e circa 200.000 zebre seguono il corso delle stagioni spostandosi tra dicembre e giugno da savane bruciate dal sole alla ricerca di immense pianure verdeggianti danno luogo ad uno degli spettacoli naturali più impnoneti, antichi e magici dell’Africa. Il più diversificato e vasto ecosistema del Paese si trova nel Selous Game Reserve, habitat ideale del rinoceronte nero e del dingo, dove sugli aperti orizzonti del Mikumi National Park, oltre alle grandi migrazioni, si possono avvistare gruppi di eland, la più grande antilope del continente, kudu, antilopi delle sabbie, 400 specie diverse di uccelli e tantissimi ippopotami.
Selvaggio come pochi altri parchi per il grande numero di felini che lo popolano è il Ruaha National Park, qui le immense sagome dei circa 10.000 elefanti si confondono con i grandi baobab e all’alba si è coccolati dal caratteristico verso del crested barbet (un piccolo uccello dalla cresta nera). Meravigliosamente romantico è Arusha National Park, dove il Mount Meru ed il Kilimanjaro che si stagliano all’orizzonte fanno da cornice a Momela Lakes con i loro uccelli migratori ed al Ngurdoto Crater. Non distante da Arusha si trova anche il Tarangire National Park in cui nella stagione secca (giugno–ottobre), sulle rive del fiume omonimo si raduna una delle più vaste concentrazioni di animali del paese.
La Tanzania è famosa in tutto il mondo per i suoi leoni che agilmente riescono ad arrampicarsi sui rami di “kigelia”, è il Lake Manyara National Park fittamente popolato anche da babbuini, elefanti e ottimo per il Birdwatching. Le antiche foreste del piccolo Gombe Steam National Park, al confine con l’Uganda, sono invece il santuari degli scimpanzé, mentre nel sud-ovest del paese c’è il Katavi National Park, dove sul fiume Katuma si trova la più grande concentrazione di ippopotami e coccodrilli del paese.
Per gli amanti dello sport da non perdere il Mount Kilimanjaro National Park, la cui leggendaria vetta innevata sembra proteggere tutto il continente africano, e che è possibile scalare (possibilmente nella stagione secca tra giugno ed agosto e tra dicembre e marzo) grazie a 6 percorsi organizzati.
Menzione a parte merita per il suo equilibrato ecosistema il Ngorongoro Crater, la più grande caldera ancora intatta del mondo, che sui suoi 260 chilometri quadrati, dove savane si alternano a zone paludose, macchie di acacie e zone aride semi-desertiche, vivono racchiusi come nell’Arca di Noè, oltre 30.000 animali, tra cui tutti i big five, grandi mandrie di gnu e antilopi, branchi di elefanti e rinoceronti e la miriade di uccelli che popolano il lago salato Magadi al centro del cratere. Oltre al cratere, la riserva di Ngorongoro include altri due crateri di dimensioni minori, Olmoti ed Empakaai, e l'importantissimo sito archeologico delle Gole dell’Olduvai, la “culla dell’umanità”.
La costa del Paese si affaccia sulle isole delle spezie: Zanzibar, Pemba e Mafia. A Zanzibar luoghi incantevoli s’intrecciano con la storia e la cultura antica quando l’isola era dominata dagli arabi. Pemba, “l’isola verde” rinomata per l'abbondanza di marlin e pescespada, è da visitare non solo per le rovine antiche, ma soprattutto per la coloratissima e ricchissima barriera corallina che la circonda, una delle più belle del mondo. A Mafia, la più incontaminata delle isole, si trova il famoso Parco Marino, la più vasta area protetta dell'Oceano Indiano. Come tutta la costa orientale dell’Africa, la costa tanzaniana è caratterizzata dalle maree
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Documenti/formalità d’ingresso - è necessario essere in possesso di passaporto individuale con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di ingresso. È necessario il visto turistico d’ingresso che si può richiedere prima della partenza presso l'Ambasciata di Tanzania a Roma o presso il Consolato di Tanzania a Milano. Il modulo di richiesta può essere scaricato dal sito web www.tanzania-gov.it. In alternativa è possibile ottenerlo anche all'arrivo nel Paese presso i tre aeroporti internazionali tanzaniani (Dar Es Salaam, Kilimanjaro e Zanzibar) ed in frontiera a Namanga al confine con il Kenya, al costo di 50 Dollari USA. Si consiglia di munirsi dell’importo esatto.
Vaccinazioni - È obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla per coloro che provengono da Paesi dove questa malattia è endemica (tra cui l’Etiopia, anche se vi si effettua solo uno scalo aereo). Èconsigliata la profilassi antimalarica nelle zona costiere e in alcuni parchi soprattutto durante e dopo la stagione delle piogge. Si precisa che l’assunzione della profilassi non garantisce la totale immunità. L’incubazione va dai 10 ai 40 giorni. Ai primi sintomi di febbre rivolgersi immediatamente al medico precisando che si è stati in una zona malarica. Prima della prenotazione del viaggio, è preferibile rivolgersi e consultare il proprio medico o l’istituto di igiene della propria città un medico circa i vari tipi di profilassi in commercio nonché l’eventuale opportunità di vaccinarsi contro le altre malattie endemiche: sono presenti colera, tifo, epatiti virali A,B,C, tetano, tifo e bilarzia (non effettuate quindi bagni in laghi e fiumi). In Tanzania può essere richiesta la vaccinazione contro la febbre gialla, se si proviene da Paesi nei quali il morbo è diffuso. E’ consigliato consumare acqua in bottiglie sigillate senza aggiungere ghiaccio. Da evitare frutta, verdure e frutti di mare non sottoposti a cottura.
Fuso orario – Due ore in più rispetto all’ora solare italiana e di +1 rispetto a quella legale.
Lingua - In Tanzania lingua ufficiale è l’inglese e il kiswahili, oltre, naturalmente, a dialetti locali.
Elettricità – La corrente elettrica è a 220/240 volt, con prese a spina tripolare per le quali è necessario disporre di un adattatore. I campi della Tanzania sono normalmente dotati di un generatore per l’illuminazione.
Tasse aeroportuali e d’imbarco - Sono incluse nel biglietto aereo. Eventuali tasse aeroportuali locali verranno pagate in loco.
Bagaglio – La franchigia è di 15 kg sui voli interni operati tramite piccoli aeromobili. Per questioni di praticità e necessità (soprattutto per gli spostamenti con piccoli aerei), il bagaglio dovrà essere ridotto al minimo indispensabile (10 Kg), e contenuto in borse morbide e sacche facilmente stivabili. Ulteriori restrizioni di peso verranno comunicate al momento della prenotazione e nei documenti di viaggio.
Abbigliamento - Si consigliano abiti comodi in cotone, pratici e leggeri; qualche capo di lana ed una giacca a vento quando l’escursione termica è maggiore o per le giornate senza sole o per la sera. Per i safari indossare scarpe comode senza tacco, o scarponcini. Da non dimenticare, oltre agli occhiali da sole, i repellenti contro gli insetti, le creme solari, un costume da bagno, dato che molti hotel e lodge dispongono di piscina, delle scarpe di gomma per i soggiorni al mare per la barriera corallina. Un capo elegante potrà essere utile per i soggiorni in città.
Abbigliamento durante la scalata del Kilimanjaro – L’ equipaggiamento deve essere adatto ad affrontare ambienti e climi diversi, da quello caldo ed umido della foresta, a quello freddo e ventoso delle alte quote e, soprattutto, la notevole escursione termica tra giorno e notte. Per i primi tre giorni è consigliabile un abbigliamento da montagna di peso medio, anche leggero se il tempo è bello: calzoni corti, camiciole di cotone e, sempre! un cappello leggero in testa. Portarsi biancheria di ricambio, cappello, mantella impermeabile, un ombrello portatile, occhiali da sole, il sacco a pelo imbottito di piumino, le pedule da trekking, scarpette di gomma per le soste ai campi. Non dimenticate la pila, la crema antisolare, il necessario per la toeletta.
Alimentazione: i portatori trasportano gli alimenti per 5 o 6 giorni nonché pentole, piatti, posate ecc. e ad ogni campo preparano i pasti che sono generalmente soddisfacenti. Occorre bere molto perché uno stato di disidratazione può comportare gravi problemi di salute. E' consigliabile sciogliere nella borraccia una bustina di integratore di sali minerali (es. Polase). Per integrare l'alimentazione portatevi del formaggio parmigiano, biscotti, marmellate, latte condensato, frutta secca, cioccolata e delle tavolette energetiche. Trasporto del materiale: la maggior parte del materiale, sistemato in un grande zaino da trekking o meglio in un contenitore tipo marina, sarà trasportato giorno per giorno dagli abili portatori che possono portare un peso complessivo di 10-15 kg in equilibrio sulla testa. Ogni alpinista avrà poi uno zaino più piccolo con tutto quello che può servire durante il giorno (viveri, indumenti, borraccia, mantella, macchina fotografica, ecc.).
Valuta - L’unità monetaria è lo Scellino Tanzaniano (TZS), il cui cambio è 1 Euro = 2000 TZS circa. Per il valore aggiornato vedere il sito dell’Ufficio Italiano Cambi. E’ comunque sempre consigliabile munirsi di dollari americani, che sono accettati ovunque. Euro e Dollari USA sono accettati e facilmente convertibili in valuta locale presso i numerosi Uffici di cambio. Si consiglia di munirsi di banconote di piccolo taglio. In Tanzania il servizio di Bancomat è da poco stato istituito in alcune principali banche: Barclays, NBC, Standard Chartered Bank. I traveller cheques sono accettati nei principali hotel delle città e nelle banche. Le principali carte di credito sono generalmente accettate nei principali alberghi: Visa, Master Card e Diners Club. Spesso viene applicata una commissione su ogni acquisto del 5%-10%. Le nuove carte di credito elettroniche non sono sempre facilmente utilizzabili e accettate. Consigliamo di verificare con l’Istituto di Credito emittente quali siano le regole per l’utilizzo delle carte di credito all’estero.
Consigliamo di depositare denaro, passaporto e altri oggetti di valore nelle cassette di sicurezza o nella cassaforte a disposizione negli alberghi e nei lodge. La direzione delle strutture non assume alcuna responsabilità in merito ad oggetti e valori lasciati in camera o in cabina. Sconsigliamo vivamente di portare gioielli e oggetti di valore in viaggio.
Clima- Il clima della Tanzania è di tipo tropicale nonostante il Paese si trovi nella fascia equatoriale: se si esclude l'estrema sezione settentrionale, predomina ovunque un clima a stagioni alternate, regolato dagli alisei a cui si deve la stagione piovosa dell’inverno (con massimi di precipitazioni tra marzo e maggio), mentre i monsoni provocano la seconda stagione piovosa tra ottobre e dicembre. Le stagioni intermedie tra giugno e settembre e tra gennaio e febbraio sono asciutte e calde e con minori precipitazioni. In questo periodo le temperature medie lungo la costa sono di 28°C mentre sugli altipiani sono di 22°C. Durante l’inverno australe le medie di luglio sono di 23°C sulla costa e mentre nell’interno sono di 21°C con una differenza termica tra giorno e notte anche di 10°C.
Comunicazione obbligatoria ai sensi dell’art. 16 della legge 3 agosto 1998 n. 269:
“La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione o alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all’estero.”
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